Manici coltelli in plexiglass

“Il comportamento a caldo del Polimetilmetacrilato (PMMA) colato è isotropo, con una contrazione massima del 2% in tutte le direzioni; mentre l’estruso ha contrazioni variabili secondo lo spessore e la direzione di estrusione.”

In questa frase, che a molti sembrerà criptica, si racchiude la motivazione della scelta da parte di Coltellerie Berti di un Polimetilmetacrilato per la realizzazione dei manici dei propri coltelli.

Dopo un’esperienza negativa abbiamo rinunciato all’uso dell’estruso, ovvero quello ottenuto per iniezione ad elevata temperatura di granuli fusi in stampi: economico da lavorare (più manici finiti ad ogni stampata), si rompe irrimediabilmente al lavaggio in lavastoviglie perché, quando riscaldato, ha un comportamento incontrollabile.

Abbiamo quindi scelto il PMMA colato, più costoso e difficile da lavorare, ottenuto aggiungendo un catalizzatore a freddo ad una resina (polimetacrilato), sciropposa, trasparente e da un forte odore.

Il liquido che ne risulta può essere tinto facendogli incorporare un colorante prima del catalizzatore ed il risultato che se ne ottiene è un materiale stabile nel tempo che non ingiallisce, non invecchia e mantiene inalterata la lucentezza. Versato in una cassaforma, dopo la plastificazione (generazione di lunghe catene di macromolecole) diviene una lastra rigida, lucida e dallo spessore lievemente irregolare che può essere lavorata e modellata a mano per asportazione secondo i modi e le forme tipiche del “Metodo Berti” utilizzato per i materiali tradizionali.

Infine, per controllarne l’inevitabile ritiro, le Coltellerie Berti hanno inventato un esclusivo processo di stabilizzazione che evita rotture in lavastoviglie.

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